Nel corso della formazione in osteopatia ho imparato a non concentrarmi troppo sul sintomo e ho visto che si possono ottenere eccellenti risultati trattando regioni del corpo apparentemente non in relazione con esso. Per questo motivo cerco di farmi guidare da alcuni test che eseguo abitualmente.
Spesso faccio dei test con il paziente in piedi. Sul lettino invece eseguo test di mobilità e di valutazione del grado di elasticità delle strutture che voglio indagare, poi passo alle valutazioni più fini relative ai piccoli movimenti (fasce, cranio, sacro ).
Alcune valutazioni sono facili da capire, soprattutto se mi soffermo sulla zona sintomatica, altre sono quantomeno “strane”, come la palpazione del cranio e del sacro.

Le sedute hanno durata variabile, da 20 a 45’, a seconda delle situazioni. L’intervallo fra le sedute è variabile, in media 2-3 settimane. In casi acuti può essere necessario rivedere il paziente nel giro di pochi giorni.
L’intervallo fra le sedute ed il numero di trattamenti da fare è del tutto individuale e dipende dalle valutazioni che ho fatto nel corso della prima visita. Le sedute non possono essere troppo ravvicinate per lasciare tempo al corpo di reagire al trattamento, fanno eccezione le situazioni di dolore particolarmente acuto e violento.

In alcuni casi, dopo la seduta osteopatica può verificarsi un temporaneo peggioramento dei sintomi, a volte senso di stanchezza o dolori diffusi. Sono reazioni del corpo al trattamento e non sono da considerarsi in senso negativo. A volte passati questi sintomi si ha un miglioramento complessivo

Subito dopo il trattamento è consigliabile non svolgere attività fisica.