Osteopatia

Il Dott. Stefano Mangiavillano è medico ed esercita come osteopata a Livorno e Milano. Membro del ROI, dal 1996 è docente di osteopatia in ambito viscerale. Ha partecipato come relatore a vari congressi nazionali e internazionali.

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  • Il dolore riferito alla spalla

     

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    Il dolore alla spalla è piuttosto comune, ma non è detto che la causa del dolore risieda dove viene riferito il sintomo. A volte il problema è di natura locale, per cause degenerative o infiammatorie e in questi casi l'approccio terapeutico è indirizzato alla spalla, che sia osteopatico, fisioterapico, farmacologico o tutti in combinazione.
    In altri casi, il dolore è dovuto a meccanismi di adattamento, per esempio di un problema di natura vertebrale oppure può essere un dolore riferito.
    Cos'è il dolore riferito? E' la manifestazione di un dolore localizzato in una zona del corpo, ma la cui causa risiede altrove. Rimanendo sulla spalla, un dolore riferito in quest'area può avere origine dall'interessamento (per esempio un'infiammazione) di strutture innervate dal frenico, che oltre ad essere il nervo del diaframma si occupa dell'innervazione sensitiva della pleura diaframmatica, del pericardio, del peritoneo sottodiaframmatico. 
    E' molto probabile che questi sintomi siano scatenati da tensioni meccaniche (senza quindi arrivare ad una vera infiammazione) che stimolano in maniera eccessiva le fibre sensitive del frenico.
    La valutazione osteopatica tiene conto di questa problematica, utilizzando anche semplici test di inibizione. Le tecniche sul diaframma e sulle relazioni che esso ha con i visceri sopra e sottostanti, possono essere molto efficaci sul dolore riferito alla spalla.

  • Il colpo di frusta e il trattamento osteopatico

    Il colpo di frusta

    Le conseguenze di un tamponamento o di un incidente stradale non si limitano al semplice dolore al collo, ma possono estendersi ad altre parti del corpo.

    Alcuni studi hanno evidenziato che il trauma interessa anche il tronco ed il bacino, soprattutto se la persona tende ad assumere una posizione di difesa (estendendo gli arti inferiori), ma anche solo in funzione dell’energia cinetica legata al trauma stesso.

    Per questo motivo l’osteopata non si limita a valutare la mobilità cervicale. Non è raro, per esempio, riscontrare una marcata limitazione del sacro fra le iliache, o delle rigidità vertebrali a livello dorsale. Viene spesso coinvolto anche il diaframma toracico e la sua relazione con acuni visceri.

    Le perturbazioni meccaniche legate al trauma possono persistere anche ad anni di distanza ed essere potenzialmente causa di disturbi a carico della regione cervicale, delle spalle, del cingolo pelvico. Per questo motivo, in seguito ad un incidente stradale è opportuno verificare, anche dopo molto tempo, il quadro complessivo, dalla testa ai piedi.

    Il trattamento manipolativo osteopatico può essere molto efficace. Sarà l’osteopata a decidere se più opportuno agire con manipolazioni articolari a livello della colonna o del bacino o con tecniche di riequilibrio cranio-sacrale.

  • Relazione su osteopatia in ambito pediatrico

    Intervista

    Stefano Mangiavillano e Andrea Manzotti hanno tenuto un workshop su valutazione e trattamento osteopatico del neonato al Congresso internazionale Fascial Crossroads tenutosi a Roma il 21 e 22 ottobre. 

    Nel workshop sono stati ripresi concetti relativi alla valutazione tradizionale di scuola americana e nuove modalità di valutazione e trattamento. Particolare attenzione è stata rivolta ad un approccio che garantisca il rispetto delle competenze, ricordando che la figura di riferimento è sempre il pediatra e l'osteopata può essere di grande aiuto in problematiche quali plagiocefalia, disturbi del sonno, bambini "agitati", difficoltà di suzione e di evacuazione.

    Durante il Congresso altri osteopati hanno presentato relazioni sull'approccio multidisciplinare alla paralisi cerebrale infantile e alcuni studi scientifici che evidenziano l'ulitità del trattamento osteopatico nei prematuri.

     

     

     

  • Trattamento osteopatico della gravidanza

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    Le variazioni posturali a cui va incontro la donna durante la gravidanza possono favorire la comparsa di alcuni sintomi, fra i quali lombalgia, pubalgia, sciatalgia, dolori intercostali. In questi casi l'osteopatia può essere d'aiuto. Durante la valutazione, l'osteopata verifica la qualità del movimento della colonna e del bacino, l'eventuale presenza di contratture muscolari e in generale come il corpo della donna si adatta alla crescita dell'utero. Il trattamento, se eseguito da un osteopata adeguatamanete preparato, è sicuro e spesso efficace.  Nella foto, il dott. Mangiavillano tiene una lezione sul trattamento osteopatico in gravidanza 

  • Osteopatia e lombalgia postpartum

    header osteopatia

    L’osteopatia risulta essere efficace nelle forme di lombalgia postpartum. Uno studio tedesco del 2015 ha preso in esame un gruppo di 80 donne, suddividendolo in un gruppo di trattamento ed un gruppo di controllo (le donne di questo gruppo sono state trattate in un momento successivo). I risultati dello studio evidenziano un netto calo della sintomatologia nel gruppo trattato osteopaticamente. Pur mancando un gruppo sham, lo studio risulta interessante per il numero di pazienti convolte. Per approfondire

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